martedì 28 febbraio 2012

Il montaggio del video digitale


Il video digitale introduce forti innovazioni sul fronte della sua manipolazione. La sua rielaborazione può avvenire direttamente sulle video camere digitali (almeno in quelle che sono provviste di funzioni di editing) o più comodamente sul computer. Elaborare un video digitale al computer consente rapidi taglia-incolla e numerose altre possibilità di manipolazione. Esistono decine di software per elaborare i video: dai programmi pre-installati con il sistema operativo alle soluzioni di editing in Internet, ai prodotti professionali.

Il software per il montaggio del video digitale è in grado di aprire il file e di effettuarne una facile editazione, permettendo di operare all'interno del video con modalità analoghe a quelle di un programma di scrittura di testi: è possibile tagliare e spostare, così come cancellare o duplicare parti interne al video.


Le operazioni si svolgono su un'area di lavoro, la timeline, che consente di organizzare in successione, operando sull'asse temporale, le diverse parti del filmato. Una volta aperto, un file video può essere suddiviso in tanti clip, come pure manipolato per intero. I clip sono segmenti video elementari, delimitati da un frame iniziale e uno finale e di solito caratterizzati dalla sequenza continua di una stessa scena. L'operazione di segmentazione del file video in tanti singoli clip può essere fatta dallo stesso programma di montaggio sulla base di algoritmi automatici capaci di individuare le discontinuità: inquadrature differenti, interruzioni o improvvisi cambi delle condizioni di luce. La durata dei clip è dunque variabile: alcuni sono di pochi secondi, altri possono essere di uno o più minuti. La loro organizzazione fornisce, in fase di montaggio, il controllo complessivo dei diversi elementi della ripresa, permettendo la rapida eliminazione o il riposizionamento di alcuni di questi.


Per effettuare il montaggio di un video è necessario trascinare nella successione desiderata i diversi clip che lo compongono sulla timeline. Qui si possono operare tagli e spostamenti, inserire effetti di transizione, aggiungere o modificare l'audio corrispondente. Grazie alla possibilità di aumentare o diminuire la visualizzazione di dettaglio, si può intervenire su ogni singola immagine che compone la sequenza temporale piuttosto che sull'intero video. Una visualizzazione del filmato come successione di fotogrammi è naturalmente possibile anche con la pellicola cinematografica (guardando in controluce una bobina si vedono nitidamente i singoli fotogrammi che la compongono). Nel caso dei video digitali, le immagini sono visibili sul monitor di un computer all'interno di un sistema che, seppur molto sofisticato, è decisamente facile da usare. Esso consente di effettuare una serie di operazioni che nel passato erano molto complicate. Anzitutto l'intero filmato viene allineato a un righello che ha, come unità di misura, il tempo espresso in minuti, secondi e decimi di secondo. Individuare con esattezza l'inizio o la fine di una singola scena è quindi molto più facile, come pure sincronizzare le immagini e i suoni.

La timeline consente di scorrere il filmato, operando anche ingrandimenti, zoomate (i diversi programmi usano, di solito, l'icona di una lente di ingrandimento per richiamare questa funzione), al fine di individuare le zone da eliminare o per consentire l'inserimento di effetti di transizione tra scene. La timeline - a seconda della complessità e della raffinatezza del programma - mostra una serie di fasce longitudinali all'interno delle quali sono collocabili uno o più segmenti video (in parallelo tra di loro), una o più tracce audio, gli effetti speciali e altri elementi.

Una volta completato il montaggio, ovvero quando tutti gli elementi presenti all'interno della timeline sono stati correttamente disposti, è possibile generare un nuovo file video. In altre parole, attraverso il montaggio, si produce un file video dalle caratteristiche differenti rispetto a quello di partenza, senza però che l'originale venga in qualche modo perso o deteriorato con il processo. Lavorare con i bit consente di creare innumerevoli copie (o varianti) senza che si perdano le singole versioni.

Tra le possibilità offerte dai software di editing video c'è quella di integrare, all'interno di un filmato, elementi statici come fotografie, testi e disegni, È sufficiente inserire questo tipo di risorse in una timeline, disponendole in sequenza e con un loro tempo di permanenza, aggiungendo o meno commenti sonori, titoli ed effetti di transizione, per dare luogo a una sequenza video. In altre parole con un programma di editing è possibile generare dei video anche in assenza di risorse filmate. Non a caso tra le tipologie di video più diffuse in Internet vi sono proprio quelle realizzate a partire da fotografie (photoshow) o da slide (slidecast). La realizzazione di questo tipo di prodotti animati può essere effettuata con software generici di montaggio (ad esempio Movie Maker o iMovie) come pure con software specifici, disponibili anche online, specializzati nell' aggiunta di alcuni effetti di «animazione». Tra gli effetti più utilizzati vi sono, ad esempio, l'attraversamento da una parte all'altra dell'immagine, esattamente come se si trattasse di una carrellata effettuata in presa diretta con la video-camera, l'avvicinamento o l'allontanamento dall'immagine (pan-and-zoom),Q oltre all'uso di effetti ottici (variazione di colore, ondeggiamenti, dissolvenze, sfocature, ecc.). Queste tecniche consentono di fornire una sensazione di movimento a immagini inizialmente statiche.

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