domenica 5 febbraio 2012

Angolazione della ripresa

Una volta individuato il punto in cui sistemare la macchina da ripresa, occorre stabilirne l'angolazione: decidere se riprendere dall'alto, dal basso o in modo frontale. Anche queste scelte influenzano la percezione degli spettatori. 


La ripresa frontale
La maggior parte delle riprese viene effettuata con la macchina in posizione frontale (più o meno all'altezza degli occhi del soggetto inquadrato), riproducendo quindi un punto di vista familiare allo sguardo dello spettatore, siccome è in questo modo che si osserva il mondo: la ripresa frontale non attribuisce significati particolari ai soggetti ripresi. Se il regista decide di osservare una situazione non rispettando le condizioni di visione “normale”, attribuisce alle proprie inquadrature una serie di connotazioni significative, come nel caso dell'inquadratura dal basso o dall'alto. Ciò non è comunque automatico poiché questa norma non vale, ad esempio, nel caso in cui si riprenda un dialogo tra una persona affacciata ad una finestra, al primo piano di un edificio, e il suo interlocutore in cortile.

La ripresa dall'alto
La ripresa dall'alto normalmente può schiacciare il soggetto mettendone in luce la debolezza o la sottomissione.

La ripresa dal basso
La ripresa dal basso può attribuire al soggetto ripreso un aspetto minaccioso, di forza, enfatico. Anche se questo tipo di inquadratura può conferire connotazioni retoriche se usata con consapevolezza, oggi le riprese dal basso vengono utilizzate soprattutto in televisione in concomitanza con l'inclinazione obliqua della telecamera per creare effetti visivi e immagini spettacolari. In campo documentaristico le inquadrature dal basso vengono spesso utilizzate, in accoppiata ad un obiettivo grandangolare, per creare effetti spettacolari ed esaltare le forme architettoniche.

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