mercoledì 1 febbraio 2012

La progettazione


Prima di un qualsiasi prodotto audiovisivo, c'è un progetto che prevede in linea di massima il risultato finale di ciò che si intende realizzare. Si parte da uno spunto iniziale, il progetto poco per volta assume una forma, diventa visibile, viene elaborato in una struttura narrativa che possa essere trasformata in un racconto composto da immagini in movimento, suoni, dialoghi, segni grafici e fotografici. Questo processo rappresenta la pre-produzione.


La scrittura di un audiovisivo di finzione (il film) è diversa da quella di un prodotto a carattere documentaristico. Nelle produzioni fiction, in genere, è possibile prevedere tutto su carta ed individuare con relativa precisione le tecniche redazionali. Per quel che concerne l'audiovisivo non fiction, le modalità di scrittura sono generalmente meno rigide e spesso non permettono la previsione del risultato finale.
Il risultato finale di un prodotto audiovisivo dipende da capacità creativo-comunicazionali, corretto utilizzo delle tecnologie, piano economico-manageriale.

Talvolta le fasi progettuali possono assomigliare ad una scaletta: in questo caso, la forma finale è data dall'integrazione tra gli elementi della progettazione preventiva (di massima) e quelli della progettazione definitiva. Questa modalità operativa può prevedere diverse versioni di sceneggiature: una prima serve come base per l'effettuazione delle riprese, una seconda per organizzare i materiali audiovisivi che possono effettivamente essere utilizzati in montaggio.

La progettazione preventiva consiste nella stesura di un progetto di massima e nell'elaborazione della struttura dell'audiovisivo, senza indicazioni troppo precise. Si redige dopo un'attività di ricerche e sopralluoghi e serve ad individuare alcuni elementi:

  • Che cosa
l'argomento, il tema, il contenuto, il problema;
  • Dove
i luoghi, reali o ricostruiti; 
  • Quando
l'epoca, il periodo in cui si svolge la tematica affrontata; 
  • A chi
il target di riferimento; la durata; 
  • Come
le modalità di realizzazione, ovvero forma (docu-fiction, inchiesta, intervista, film di montaggio, animazione ecc.) e tecnologia (cinematografica, televisiva, digitale, mista); 

  • In che modo
il supporto (formato cinematografico, televisivo analogico o digitale, Dvd); la modalità distributiva (sala cinematografica, televisione, Internet, edicola ecc). 

Questi elementi dipendono inoltre sia dal budget di cui si dispone, sia dagli obiettivi del lavoro, sia dalla presenza di un eventuale committente. 

Nella fase di progettazione definitiva si operano le modifiche al progetto iniziale, arricchendone i contenuti sulla base di: 

  • materiali audiovisivi (fotografie, disegni, repertorio video o pellicola, illustrazioni varie quali titoli di giornali ecc.) recuperati durante l'effettuazione delle riprese, da integrare a quelli trovati durante i sopralluoghi; 
  • contenuto di interviste a testimoni, esperti o personaggi in relazione col tema affrontato; 
  • tutte le inquadrature effettuate: l'esito delle riprese in un audiovisivo non fiction non è prevedibile a priori, poiché le situazioni contingenti possono portare a soluzioni diverse da quelle previste in sceneggiatura. 

Pur essendo assimilabile ad un work in progress, la realizzazione di un documentario può prevedere le seguenti fasi di progettazione: idea, soggetto, scaletta, trattamento e sceneggiatura. In queste, gli elementi individuati nella stesura iniziale del progetto devono trovare collocazione e ulteriore approfondimento.

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