domenica 5 febbraio 2012

I campi

Campo lunghissimo (C.L.L.)
Uno dei primi fotogrammi dell'apertura del film "Psycho" - Alfred Hitchcock, 1960
Il campo lunghissimo - campo in cui lo spazio ripreso è molto vasto - mostra l'ambientazione generale della scena.

Nel C.L.L. possono trovare spazio le figure umane, ma a causa dell'enorme distanza dalla macchina da ripresa le loro azioni non sono “leggibili”. La poca leggibilità del C.L.L. può limitarne l'utilizzo: il grande schermo cinematografico supporta meglio del televisore le inquadrature ampie poiché dettagli chiaramente riconoscibili in una sala cinematografica possono perdersi sullo schermo televisivo; la Rete necessita di inquadrature ancora più strette.

I campi lunghissimi spesso vengono utilizzati per rappresentare la solitudine o l'impotenza dell'individuo in un ambiente estraneo.



Campo lungo (C.L.)

Nel campo lungo lo spazio delimitato è minore rispetto al campo lunghissimo, i personaggi e le azioni sono chiaramente riconoscibili. Sono inquadrature che tendono talvolta a sdrammatizzare, tramite una visione distanziata, che invita lo spettatore a una diversa forma di partecipazione agli eventi rappresentati.

Uno dei primi fotogrammi dell'apertura del film "Velluto Blu" - David Lynch, 1986

Campo medio (C.M.)

Nel campo medio comincia a invertirsi il rapporto tra ambienti e personaggi: l'azione è posta al centro di interesse, i luoghi sono relegati al ruolo di sfondo.
Un fotogramma del film "The Truman Show" - Peter Weir, 1998

Totale (T.)
Non è sempre facile distinguere un totale da un campo medio o lungo. La sua caratteristica è quella di rappresentare tutta la scena e i personaggi che prendono parte alla stessa: se la scena è l'interno di una sala da pranzo, il parcheggio di un albergo, un'aula scolastica, il campo totale è l'inquadratura che coglie questi spazi nel loro insieme; se si riprende una chiesa, il T. deve comprendere tutta la facciata.
Un fotogramma tratto dal film "Il ritorno di don Camillo" - Julien Duvivier, 1953
Normalmente il T. viene utilizzato all'inizio della scena al fine di contestualizzare in un ambiente riconoscibile una certa azione; nel corso della stessa scena il totale ritorna quando, a causa dello spostamento dei personaggi, è necessario far vedere la nuova disposizione spaziale. Il suo carattere è principalmente informativo: una scena girata attraverso primi piani e dettagli è sicuramente più difficile da comprendere rispetto ad una scena che preveda un'alternanza tra primi piani e totale.

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