mercoledì 15 febbraio 2012

Campo e fuoricampo


L'inquadratura non comunica solo con gli elementi presenti all'interno della stessa (in campo), ma anche con ciò che non si vede, posto oltre i suoi bordi, (fuoricampo).
Nel decidere che cosa riprendere, il regista automaticamente decide anche cosa non riprendere: questa porzione di spazio, esclusa dai margini dell'inquadratura, a volte è più importante dello spazio inquadrato. 


Nei film horror, il pericolo è sempre in agguato fuoricampo, la paura è in scena.

Il fuoricampo è stato anche utilizzato per superare problemi di censura: per celare fatti 'sconvenienti' (come le scene d'amore) - di solito, a un punto critico dell’azione, la macchina da presa abbandona la coppia con una panoramica o un carrello, spostandosi su oggetti o luoghi meno pericolosi.

(Nella foto, Aldo Fabrizi durante le riprese di "Hanno rubato un tram", film del 1954 ambientato a Bologna)

Nessun commento:

Posta un commento