Per costruire in modo efficace un'inquadratura è necessario essere in grado di applicare i principi di composizione (di derivazione fotografica e pittorica), che permettono di creare immagini gradevoli da un punto di vista visivo e soprattutto di guidare l'attenzione dello spettatore verso determinate parti dell'inquadratura. L'imprecisione compositiva priva lo spettatore di una comprensione più profonda e generale delle idee e dei pensieri dell'opera.
Rapporto soggetto/i e sfondo
In un'immagine ci deve essere un giusto rapporto tra personaggi ripresi e sfondo. I soggetti nella figura 15-1 sono collocati troppo in alto, nella 15-2 troppo in basso, nella 15-3 troppo a destra, nella figura 15-4 troppo a sinistra. L'inquadratura corretta è quella nella figura 17-1. Queste regole dipendono sempre dal contesto: se ad esempio dietro i soggetti ci sono ulteriori elementi visivi, l'inquadratura può risultare ben composta anche lasciando molta aria in testa, a destra oppure a sinistra.
Spazio in direzione dello sguardo o del movimento
È buona norma lasciare uno spazio vuoto nel lato dell'inquadratura verso cui è rivolto lo sguardo del soggetto: l'inquadratura della figura 16-1 è sicuramente più armoniosa di quella della figura 16-2. Il corretto rapporto tra direzione dello sguardo e spazi vuoti/pieni rende più gradevole il raccordo di montaggio: ciò è evidente nei raccordi effettuati secondo la logica del campo-controcampo.
È buona norma lasciare uno spazio vuoto nel lato dell'inquadratura verso cui è rivolto lo sguardo del soggetto: l'inquadratura della figura 16-1 è sicuramente più armoniosa di quella della figura 16-2. Il corretto rapporto tra direzione dello sguardo e spazi vuoti/pieni rende più gradevole il raccordo di montaggio: ciò è evidente nei raccordi effettuati secondo la logica del campo-controcampo.
Anche nelle inquadrature in movimento è sempre bene precedere il personaggio: se il soggetto si muove verso destra la panoramica o il carrello utilizzati per seguire il suo spostamento devono lasciare spazio sulla destra dell'inquadratura.
Regola dei terzi
La regola dei terzi serve a focalizzare l'attenzione dello spettatore. Quando un'immagine colpisce i nostri occhi, questi si localizzano inizialmente al centro geometrico dell'immagine, solo in un secondo momento si spostano, eventualmente, ad esplorare le parti periferiche. Lo sguardo dello spettatore si dirige quindi verso il centro, esattamente verso quella zona definita rettangolo d'attenzione, che si ottiene dividendo i due lati dell'inquadratura in tre parti uguali: la congiunzione tra le linee verticali e quelle orizzontali origina nove rettangoli, quello centrale è il rettangolo d'attenzione. I soggetti fuori dal rettangolo d'attenzione hanno lo stesso peso degli altri elementi presenti nel quadro; l'inquadratura non bilanciata non facilita il lavoro dell'occhio umano.
La regola dei terzi serve a focalizzare l'attenzione dello spettatore. Quando un'immagine colpisce i nostri occhi, questi si localizzano inizialmente al centro geometrico dell'immagine, solo in un secondo momento si spostano, eventualmente, ad esplorare le parti periferiche. Lo sguardo dello spettatore si dirige quindi verso il centro, esattamente verso quella zona definita rettangolo d'attenzione, che si ottiene dividendo i due lati dell'inquadratura in tre parti uguali: la congiunzione tra le linee verticali e quelle orizzontali origina nove rettangoli, quello centrale è il rettangolo d'attenzione. I soggetti fuori dal rettangolo d'attenzione hanno lo stesso peso degli altri elementi presenti nel quadro; l'inquadratura non bilanciata non facilita il lavoro dell'occhio umano.
Composizione a triangolo
Si parla di composizione a triangolo quando gli elementi presenti all'interno dell'inquadratura vengono disposti in modo da formare un triangolo, il cui vertice diventa il centro d'attenzione. Per dirigere in modo più preciso lo sguardo dello spettatore sul personaggio situato al vertice, basta fare in modo che il soggetto sia anche in primo piano. Una composizione a triangolo, col centro occupato da un personaggio in primo piano e le altre disposte ai lati verso lo sfondo, è osservabile, ad esempio, in quasi tutti i dipinti di natura sacra che contengono l'immagine di Dio o di Gesù, proprio per dare la massima importanza e il massimo peso a Dio.
Si parla di composizione a triangolo quando gli elementi presenti all'interno dell'inquadratura vengono disposti in modo da formare un triangolo, il cui vertice diventa il centro d'attenzione. Per dirigere in modo più preciso lo sguardo dello spettatore sul personaggio situato al vertice, basta fare in modo che il soggetto sia anche in primo piano. Una composizione a triangolo, col centro occupato da un personaggio in primo piano e le altre disposte ai lati verso lo sfondo, è osservabile, ad esempio, in quasi tutti i dipinti di natura sacra che contengono l'immagine di Dio o di Gesù, proprio per dare la massima importanza e il massimo peso a Dio.
Composizione a “s” - È adatta a riprendere una strada o persone disposte a serpentina, dal margine in basso a sinistra a quello in alto a destra.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIiFrdSB106DLWMk2-39FxnbGeNtVyHURekLiRCLJUapcL8PM5iR-DXgD3e0EmbVO0_hFfBDqPjAXnrsCVuF6KTAHIyyUPOGfx7l2z3NAdceYOp5qYqKrWdFQNs3Mg0KcZN7bUXVZLxRo/s400/esse.jpg)
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Composizione in diagonale - I centri d'attenzione sono posti lungo la linea che attraversa l'inquadratura dal basso (a sinistra) verso l'alto (a destra).
Queste regole compositive non sono le uniche possibili e non hanno valore universale, ma rappresentano una serie di norme che più frequentemente sono osservabili nella nostra cultura occidentale. La corretta composizione dell'immagine è quindi determinata non da regole rigide o stereotipate, ma dall'intenzionalità del regista, il quale, per ragioni estetiche, di rottura, ai fini di un'espressione più personale e poetica, può decidere di trasgredire le norme.
La composizione dell'inquadratura deve confrontarsi, da un lato, con i movimenti dei soggetti e della telecamera, dall'altro, col montaggio, quindi con la composizione delle inquadrature che la precedono e la seguono.
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